SALUTO DEL DIRIGENTE
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C'è l'appello del mattino. Sentire il proprio nome pronunciato dalla voce del professore è un secondo risveglio. Il suono fatto dal tuo nome alle otto del mattino ha vibrazioni da diapason.
“Non posso decidermi a trascurare l'appello, soprattutto quello della prima ora,” mi spiega un'altra professoressa - di matematica, questa volta - , “anche se sono di fretta. Recitare una lista di nomi come se si contassero le pecore è inammissibile. Io chiamo i miei ragazzi guardandoli, li accolgo, li nomino uno per uno, e ascolto la loro risposta. In fondo l'appello è l'unico momento della giornata in cui il professore ha l'occasione di rivolgersi a ciascuno dei suoi studenti, anche se solamente pronunciando il suo nome. Un breve istante in cui lo studente deve sentire di esistere ai miei occhi, lui e non un altro.”
(D. Pennac, Diario di scuola)
Ecco, questa mattina si fa l'appello per il nuovo anno, di tutti quanti: ragazzi, genitori, personale della scuola. Ognuno deve sentirsi chiamato per nome, sentirsi chiamato in causa e, allo stesso tempo, accolto. Buon lavoro e buon inizio a tutti!
Il Dirigente Scolastico
Eleonora Galli